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2007-01-08 15:10:54

Regolare caldaia condensazione + risc pavimento


System.dll
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18 Dicembre 2006 ore 15:57 11
Come da oggetto vorrei sapere quale secondo voi è la miglior regolazione da fare su una caldai a condensazione abbinata ad un riscaldamento a pavimento a bassa temperatura.
opzioni:
- impianto sempre acceso (h24) con mandata a 28/29° e termostati fissi su 21°
- impianto che si abbassa la notte tramite termostati a 18°
- impianto che si abbssa di notte e di giorno se non si è presenti in casa a 18°

quello che voglio ottenere sono:
cosumi il più basso possibile
comfort in casa con temperature di mattina e di sera inteorno ai 21° e di notte intorno ai 18°.

grazie
  • clmplg
    Clmplg Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 18 Dicembre 2006, alle ore 19:10
    Sono interessatissimo a questo quesito in quanto anch'io mi ritrovo nelle stesse condizioni e con lo stesso dubbio . Fra l'altro nella mia caldaia (una Geminox) vi sarebbe da regolare anche la curva della pendenza che non saprei a quale valore impostare visto che dipende molto dalla regione in cui uno abita (io a Ferrara).
    Il primo anno che sono andato ad abitarci (casa indipendente disposta su 2 piani per un totale di 180 mq, tutta con pavimento a pannelli radianti) ho consumato circa 2000 m3 di gas metano, nel 2005 1500 m3, e questo calo è comprensibile in quanto la casa si doveva asciugare. Ora vorrei ottimizzare anche perché mi sembrano tanti 1500 m3 di gas all'anno considerando che accendo giornalmente il camino nel reparto giorno con ventilazione forzata tramite tubi nel reparto notte.
    In attesa della risposta di qualcuno più esperto, mando un'augurio di Buone feste a tutti.

  • emmeti
    Emmeti Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 20 Dicembre 2006, alle ore 19:47
    Sarei interessata anch'io a saperlo, ma per un motivo diverso. Devo costruire una villetta e avevo deciso per questo sistema. Sapevo che questi impianti vanno tenuti sempre in funzione ma pensavo di potere abbassare la t ad almeno 17° la notte. Non tollero le camere da letto molto calde quando dormo. Se non è conveniente neanche questa piccola escursione cosa mi potete consigliare, considerando però che di giorno la stanza non deve essere un frigorifero (quindi niente riduzione del numero di m di tubo)?

  • emanet
    Emanet Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 21 Dicembre 2006, alle ore 06:44
    Quello che ti posso dire è che per la caldaia ci vorrebbe la sonda esterna.
    La mia quando fuori sono circa15-18° si regola a 32° per la temp di mandata , quando fuori arriva 0° automaticamente aumenta la temp. di mandata sino a 40°.

    Per i cronoterm. secondo me massimo si può variare di 1 solo grado la temp. fra notte e giorno altrimenti ci vuole troppo gas per riportare in temperatura durante il giorno.

    Io stò facendo una prova , a parte la zona giorno che è + facile da regolare , per la zona notte ho provato a settare tre temp. 17.8° 18.5° 19° , pratimente da circa le 15 la temp. passa da 18° fino alle 21 che è 19° dopo la calo bruscamente facendola ritornare a 17.8°, cosi facendo ho la camera non caldissima di notte ma calda la sera quando vado a dormire, inoltre dalla sera fino al pomeriggio successivo ho la caldaia spenta, certo dalle 15 fino alle 21 mi si accende frequentemente, comunque ora provo a vedere i consumi......

  • clmplg
    Clmplg Ricerca discussioni per utente
    Martedì 26 Dicembre 2006, alle ore 16:48
    Attendo i risultati della tua prova.
    Anch'io ho la sonda ambiente esterna che verifica le temperarture esterne e regola di conseguenza la caldaia.
    Ho seguito il tuo consiglio ed ho variato le temperature dei cronotermostati per avere poco scarto nella T° delle varie stanze.
    Ho notato che il termostato della caldaia era impostato per ridurre la caldaia al minimo durante l'arco notturno, ora l'ho impostato per non avere nessun arco nottuno ma la stessa T° di mandata durante tutte le 24 ore.
    Ho cambiato anche questi parametri:
    -Set mandata HC1 (penso sia circuito riscaldamento proncipale e quindi pannelli radianti): 45°
    -pendenza della curva di riscaldamento circuito 1: 15
    -Max temperatura setpoint di mandata cicuito 1: 50°
    -Struttura edificio: Pesante (penso che lo isa essendo costruita in poroton?!)
    -Influenza del sensore temperatura ambiente: nulla (penso si riferisca al sensore posto nella centralina comando caldaia posizionata nel reparto giorno, ma essendoci anche il camino, fonte di calore non controllata dalla caldaia, penso che andrebbe a scombussolare i calcoli della centralina della caldaiae quindi elimino questo controllo con nulla)
    -Autoadattamento curva climatica: Inattivo
    Boh vedremo quanto mi consuma, ora sono a circa 8 m3 di metano al giorno per la casa di circa 180m2 su 2 piani.
    Facci sapere le tue prove.
    Ciao

  • clmplg
    Clmplg Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 1 Gennaio 2007, alle ore 17:15
    Non notando bambiamenti significativi dopo 2 gg sono andato con questo parametro :
    Set mandata HC1 (penso sia circuito riscaldamento proncipale e quindi pannelli radianti): da 45° a 40°.
    Ed ora il consumo è aumentato da 8 m3 a 9 m3, ma non so se la causa è stata la temperatura esterna più fredda o il nuovo set point impostato a 40°
    E le tue prove come vanno?
    Ciao

  • emanet
    Emanet Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 1 Gennaio 2007, alle ore 17:56
    Ho visto che con le impostazioni che ho descritto in precedenza i consumi vanno da 7 a 10 mc al giorno, anche se il costruttore mi ha assicurato che il primo anno i consumi sono sempre + alti considerato che la casa si deve asciugare.
    Fin'ora però non ho mai agitu sulla curva di riscaldamento....ora mi studio il manuale e voglio fare delle prove.
    Comunque ritornando ai consumi odierni, il comfort dentro casa è notevole, infatti la sera prima e durante cena la casa è ben calda ma poi dalle 22:00 in poi le temperature si abbassano.
    Considerato anche che la mia casa è 200 mq su 3 livelli con i vani scale completamente aperti, quindi non posso tenere troppo delta di temperatura fra un piano e l'altro altrimenti sento il "freddo" che scende al piano sotto.
    Per migliorare ancora abbassere un mezzo grado nella zona notte ...... ma poi chi la sente la moglie !!!! credo che questo sia un problema comune !!!!

  • pongo73
    Pongo73 Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 12:02
    Abito in una casa molto grande, due piani, con un grande salone ed un salotto+studio sul soppalco; questo grande ambiente è stato il motivo della scelta del riscaldamento a pavimento:

    dopo circa 2 anni che ci vivo posso arrivare a questa conclusioni:

    - il primo anno che ci si abita, si consuma molto di pià perché la casa (soprattutto se sono stati ultimati da poco i lavori) è molto umida e fredda; dal secondo anno io noto una bella differenza.

    - il riscaldamento a pavimento non so dire se fa male alle gambe, non mi sembra che muova polveri; sta di fatto che è davvero un gran bel piacere stare in casa: è un caldo molto diverso dai tradizionali termosifoni o da una qualsiasi ventilazione forzata: me ne rendo conto quando accendo il camino ventilato, che alza subito la temperatura ma allo stesso tempo ti da quella sensazione di caldo asfissiante, seccante (oltre a muovere un sacco di polvere, quello si !!). Nel piano superiore ho tutto parquet, prefinito per limitare al minimo lo spessore di legno ed evitare quanto possibile l'effetto isolamento del legno; bene, il parquet è già caldo di suo ma a mio parere con il riscaldamento a pavimento, è una cosa eccezionale: un piacere assoluto: naturalmente non metto in dubbio che il legno isoli molto, ed infatti mi hanno obbligato a mettere il prefinito per via dello spessore, della dilatazione, etc etc: dopo circa 2 anni nessun problema.

    Alzarsi il mattino, andare in bagno a piedi nudi e sentire il tepore dal pavimento, è un gran bel piacere;
    C'è un detto popolare che dice che quando i piedi sentono freddo, senti freddo dappertutto, e quando i piedi sono caldi, senti caldo dappertutto:
    Beh, il riscaldamento a pavimento segue questa logica.

    Regolazioni:
    dopo innumerevoli tentativi mi sono convinto che possono essere impostate variazioni tra notte e giorno, ma con scarti molto piccoli (1 grado, massimo 1,5 gradi): io ho optato per dei periodi di 3 o 4 ore continui e altalenanti, con varioni di 1 grado, impostando in maniera tale che al mattino, a pranzo e sera ho sempre la temperatura più alta (quindi lavora dalle 4 alle 7, dalle 10 alle 13, e dalle 17 alle 20)

    L'importante è non fare freddare mai il pavimento; accendere e spegnere continuamente (cioè far freddare troppo) è controproducente sia dal punto di vista di calore, che di consumi !!

    Penso poi che non ci sia una regolazione standard, ogni casa, ogni regione, ogni situazione abbia le sue varianti (conta tantissimo l'isolamento della casa)

    Sono altresì indispensabili: caldaia a condensazione e sonda esterna
    Personalmente ho una ATAG SHR 35

  • emanet
    Emanet Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 15:02
    Abito in una casa molto grande, due piani, con un grande salone ed un salotto+studio sul soppalco; questo grande ambiente è stato il motivo della scelta del riscaldamento a pavimento:

    dopo circa 2 anni che ci vivo posso arrivare a questa conclusioni:

    - il primo anno che ci si abita, si consuma molto di pià perché la casa (soprattutto se sono stati ultimati da poco i lavori) è molto umida e fredda; dal secondo anno io noto una bella differenza.

    - il riscaldamento a pavimento non so dire se fa male alle gambe, non mi sembra che muova polveri; sta di fatto che è davvero un gran bel piacere stare in casa: è un caldo molto diverso dai tradizionali termosifoni o da una qualsiasi ventilazione forzata: me ne rendo conto quando accendo il camino ventilato, che alza subito la temperatura ma allo stesso tempo ti da quella sensazione di caldo asfissiante, seccante (oltre a muovere un sacco di polvere, quello si !!). Nel piano superiore ho tutto parquet, prefinito per limitare al minimo lo spessore di legno ed evitare quanto possibile l'effetto isolamento del legno; bene, il parquet è già caldo di suo ma a mio parere con il riscaldamento a pavimento, è una cosa eccezionale: un piacere assoluto: naturalmente non metto in dubbio che il legno isoli molto, ed infatti mi hanno obbligato a mettere il prefinito per via dello spessore, della dilatazione, etc etc: dopo circa 2 anni nessun problema.

    Alzarsi il mattino, andare in bagno a piedi nudi e sentire il tepore dal pavimento, è un gran bel piacere;
    C'è un detto popolare che dice che quando i piedi sentono freddo, senti freddo dappertutto, e quando i piedi sono caldi, senti caldo dappertutto:
    Beh, il riscaldamento a pavimento segue questa logica.

    Regolazioni:
    dopo innumerevoli tentativi mi sono convinto che possono essere impostate variazioni tra notte e giorno, ma con scarti molto piccoli (1 grado, massimo 1,5 gradi): io ho optato per dei periodi di 3 o 4 ore continui e altalenanti, con varioni di 1 grado, impostando in maniera tale che al mattino, a pranzo e sera ho sempre la temperatura più alta (quindi lavora dalle 4 alle 7, dalle 10 alle 13, e dalle 17 alle 20)

    L'importante è non fare freddare mai il pavimento; accendere e spegnere continuamente (cioè far freddare troppo) è controproducente sia dal punto di vista di calore, che di consumi !!

    Penso poi che non ci sia una regolazione standard, ogni casa, ogni regione, ogni situazione abbia le sue varianti (conta tantissimo l'isolamento della casa)

    Sono altresì indispensabili: caldaia a condensazione e sonda esterna
    Personalmente ho una ATAG SHR 35




    Assolutamente d'accordo !!!!
    Bhe...immagina che c'è qualcuno del forum che dice che l'imp a pavimento è solo una moda !!!!!!!!!

  • stefan
    Stefan Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 5 Gennaio 2007, alle ore 19:17
    Probabilmente è solo un lusso, per chi può o deve tenere sempre acceso il riscaldamento 24H, 9 mesi l'anno....
    Non credo che sia conveniente, sia come costo iniziale, sia come consumo. Il funzionamento mi sembra piuttosto critico con tutta quell'elettronica che comanda caldaia e mandate del collettore e tutto il sistema che deve essere al 100 %, pena grossi sprechi.

    Sicuramente è di moda, più di uno che conosco si è pentito e vorrebbe tornare indietro, spesso perché non viene sfruttato al 100% e quindi si spreca tanto giusto per avere i piedi caldi.

    Però chi può, può ed è giusto che lo utilizzi

  • pongo73
    Pongo73 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 8 Gennaio 2007, alle ore 09:24
    Come già detto, il riscaldamento a pavimento nel mio caso l'ho scelto non per moda o per lusso, ma perché ho un grande ambiente aperto, con salone e soppalco + studio (di oltre 30 mq); con un riscaldamento tradizionale avrei avuto il soppalco e lo studio soffocanti, e il salone sempre rigido; in questo modo ho invece una temperatura costante dappertutto:

    Quest'anno l'inverno è molto mite, ed ho acceso il mio impianto i primi di dicembre; lo scorso anno, molto più freddo, lo accesi dai primi di novembre fino a fine marzo (5 mesi, ed era il primo anno in casa)
    Nove mesi mi sembrano onestamente eccessivi, inutili.

    Che sia un impianto che debba essere regolato a puntino, è vero: e per questo è importante affidarsi a personale serio: è altresì vero che una volta regolato, non necessita di particolari manutenzioni:

    Sto riscaldando oltre 110 mq (molti dei quali con ambienti grandi e alti, soppalco, etc) con GPL (non arriva la rete metano, penso che potrei risparmiare ulteriormente) con mediamente meno di 250 Euro mese: nei mesi meno freddi il costo è decisamente più basso, nei mesi critici è più alto: un ottimo caldo, piacevole e sempre costante nell'arco delle 24 ore. Sono due anni che non prendo il raffreddore, io che ogni inverno me ne beccavo almeno due: magari è una coincidenza....
    Il riscaldamento tradizionale non penso mi avrebbe dato stesso comfort e soprattutto avrei consumato di più

    Alcuni miei amici hanno case più piccole delle mie (con termosifoni) ma non spendono tanto di meno di me.... e non hanno lo stesso caldo:
    Penso quindi di non aver fatto la scelta sbagliata; ovviamente in relazione al tipo di casa:
    Non penso che il pavimento radiante sia valido in senso assoluto; ogni abitazione ha una storia a se e può avere una soluzione ideale diversa:
    Sicuramente le fonti rinnovabili dovrebbero essere incentivate, se non altro per salvare il mondo ai nostri figli e nipoti, ma il business parla un'altra lingua e le energie pulite e rinnovabili oggi sono le più costose in assoluto da realizzare (i grandi paradossi del mondo moderno e civilizzato)

    E' una moda ? un lusso ? Forse
    Se ben realizzato è un ottimo comfort: se male realizzato è un guaio come ogni lavoro non realizzato a dovere.
    Se la casa è poco vissuta non ha senso
    se la casa ha ambienti molto alti (o soppalchi, grandi rampe di scale, etc) è una ottima soluzione:

    Se poi uno ha sempre i piedi freddi......

  • clmplg
    Clmplg Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 8 Gennaio 2007, alle ore 15:10
    Sono riuscito ad ottimizzareun po':
    casa 180m2 (calpestabili)
    pendenza curva: 8
    mandata caldaia 40°
    crontermostati con variazioni 1 max 1,7 gradi
    Consumo 8 - 9 m3 al gg di gas senza mai accendere il camino
    Consumo 5 - 6 m3 al gg di gas con accensione camino al pomeriggio.

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